Il 9 marzo e il 18 maggio 2020 sono due date che ritroveremo nei libri di storia come le date di inizio e fine del “lockdown italiano”.
Il divieto di spostamenti e di contatti interpersonali in quel periodo ha procurato un blocco totale di tante attività, ed anche la nostra Associazione ha dovuto sospendere le proprie iniziative.
Tuttavia, il desiderio di sentirci vicini ed attivi ci ha spinti a scrivere e a realizzare anche link, filmati e video musicali, per concretizzare una sorta di eventi a distanza da condividere con tutti i Soci,
Ed ecco l’idea della Rassegna, che ci ha tenuto compagnia per oltre 2 mesi, mantenendo viva l’attenzione alla cultura che ci contraddistingue e della quale andiamo orgogliosi.
Tanti soci si sono cimentati per realizzare ben 36 contributi che, a cadenza di qualche giorno, venivano trasmessi a tutti gli iscritti.
L’iniziativa ha incontrato un notevole interesse tra noi; sono anche pervenuti tanti messaggi di compiacimento e complimenti per i singoli contributi pubblicati, che ne rafforzano la valenza.
Sono molto soddisfatto; ringrazio, innanzitutto, i singoli autori che hanno consentito lo sviluppo della rassegna e tutti i lettori.
Inoltre, ritenni di proporre questa nostra rassegna al Presidente del Circolo Canottieri IRNO, dott. Gianni Ricco - nostro socio, il quale accolse con interesse l’idea di estenderla anche ai soci del Circolo, per offrire loro, con i nostri articoli, una occasione di distrazione in quei momenti particolari. La proposta rientrava nell’ambito della nostra collaborazione culturale con il Circolo Canottieri IRNO, intitolata “CulturaInsieme”- avviata nell’anno 2019 con le serate della rappresentazione teatrale in darsena de “La Sirena” e della conferenza sul “Mito di Ercole”.
E così, la platea dei lettori dei nostri articoli è divenuta più ampia, fornendo anche un maggiore stimolo a scrivere ancora.
Anche questa Raccolta rappresenta un patrimonio della nostra Associazione che va gelosamente conservato e di cui possiamo vantarci.
Il presidente
Roberto Mignone
Puoi scaricare la versione PDF dei due volumi della Rassegna cliccando su: Volume I, Volume II.
…strade che in poco più di un secolo – tra il 1860 ed il 1985 – hanno reso agevole l’accesso a Salerno da nord-ovest.
Fino ad allora a Salerno si arrivava attraverso i valichi esistenti tra le colline che la separano dalla valle Metelliana e dalla valle dell’Irno.
Quando ho appreso la triste notizia della morte di Luis Sepúlveda per colpa di questo virus infido che, da febbraio 2020, ha trasformato le nostre vite e a lui, purtroppo, l’ha addirittura tolta, per onorarne la memoria ho cercato in casa un libro di questo immenso scrittore cileno che non avessi ancora letto. Ero sicura di trovare qualcosa tra i tantissimi libri che mia figlia Claudia ha lasciato qui a Salerno quando ha iniziato le sue peregrinazioni per l’Europa.
In tanti anni in cui ho passato il tempo a vedere film fin da bambino (ed ancora oggi), mi è raramente capitato di trovare pellicole girate a Salerno o che quanto meno ne parlassero, con una strana eccezione, in questo caso, e la circostanza è curiosa: Sophia Loren parla di Salerno in due film.
Sul Piave i nostri nonni tracciarono la linea di demarcazione di una resistenza eroica contro le forze austro-ungariche. Una linea che ha rappresentato nella “Grande Guerra” il vallo inviolabile dove si sacrificò un esercito di giovani italiani senza distinzione di razza o dialetto.
Quando si parla di brigantaggio la nostra mente corre subito a quel periodo della storia italiana postunitaria, dal 1861 al 1870, allorquando il fenomeno del brigantaggio di carattere politico si manifestò in tutta la sua virulenza, causando una vera e propria guerra civile, tanto che lo Stato neounitario fu costretto ad impiegare più della metà del suo esercito e una legge di guerra (la legge Sica)per poter porre fine al dramma: i briganti massacrati furono alcune migliaia.
La Costituzione della Repubblica Italiana dedica all’organizzazione giudiziaria gli articoli da 101 a 110 ed all’esercizio della giurisdizione, cioè specificamente allo “ius dicere” del diritto romano, gli articoli da 111 a 113 oltre quelli da 24 a 27 e quindi ben 17 articoli, pari ad oltre il 12% dell’intero testo costituzionale, senza contare la parte specificamente riservata alla Corte Costituzionale, pure chiamata a risolvere i conflitti tra organi costituzionali dello Stato ed a giudicare il Presidente della Repubblica se messo in stato d’accusa.
La fisica moderna segna profondamente il Novecento con il progresso del sapere scientifico e la riflessione critica sui fondamenti della scienza stessa, offrendo una nuova visione del mondo che si riflette in una nuova visione dell’uomo.
Il Principe d’Elboeuf cominciò a cavare il teatro di Ercolano nell’aprile del 1710. Grazie alle notizie raccolte cinquant’anni dopo da Francesco La Vega tra gli operai che avevano lavorato per il Principe, sappiamo che un tal marmoraio, tornando un giorno da Torre del Greco dove era stato a lavorare, passando per S. Caterina a Resina, notò dei ragazzi che giocavano con dei marmi antichi e scoprì che ve ne era un montone.
“Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla a un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri”.
Negli anni ’70, uno dei miei compiti come borsista all’Università di Napoli era aiutare un professore tedesco a fare gli esami. Il mio ruolo era intervenire se il suo italiano, di solito comprensibile, s’inceppava.
Nel villaggio sconfinato di FB ho incrociato, per caso, la pagina di Lucio, uno dei sodali del periodo del liceo, quando tutti assieme frequentavamo con entusiasmo, nonostante i rimproveri dei nostri genitori, il mondo dei biliardi locali.
Sto vivendo una seconda vita. Si! Come credo molti di voi, ho la sensazione di vivere una seconda vita, sospesa nell’attesa. Una eterna domenica. In casa, senza urgenze, senza impegni.
Qui tra le luci spente del mattino
prima che l’alba rubi al ciel le note
lontananze montagne azzurre s’alzano
dove il golfo di luna si colora.
Quando te ne andasti
nel cielo addensavano nuvole minacciose
avvolte in grigi veli;
il vento gelido di maestrale
Fu dolce quel tuo
stringermi la mano
nella deserta stazione
in una sera autunnale.