“Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla a un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri”.
Negli anni ’70, uno dei miei compiti come borsista all’Università di Napoli era aiutare un professore tedesco a fare gli esami. Il mio ruolo era intervenire se il suo italiano, di solito comprensibile, s’inceppava.
Sto vivendo una seconda vita. Si! Come credo molti di voi, ho la sensazione di vivere una seconda vita, sospesa nell’attesa. Una eterna domenica. In casa, senza urgenze, senza impegni.
Nel villaggio sconfinato di FB ho incrociato, per caso, la pagina di Lucio, uno dei sodali del periodo del liceo, quando tutti assieme frequentavamo con entusiasmo, nonostante i rimproveri dei nostri genitori, il mondo dei biliardi locali.
All’esame di maturità, luglio 1958, intimidita davanti alla commissione, dopo aver sostenuto l’esame di Italiano,di Matematica, di Fisica, passo a quello di Storia e Filosofia.