La nostra epoca da tempo ha sviluppato in molti un forte individualismo, tale da corrodere spesso il tessuto sociale ed i rapporti interpersonali.
La grave situazione sanitaria che stiamo vivendo dovrebbe far riemergere in chi si ritiene autosufficiente la consapevolezza che esistano anche gli altri e, soprattutto, quanto tutti siano importanti per tutti.
Questa è una lezione importante!
“Io sono autosufficiente”, “Posso vivere solo badando a me stesso”. No, non è così.
Ogni individuo, con la propria esistenza, assolve ad una funzione sociale, e nessuno è inutile; l’uno serve all’altro, l’uno aiuta l’altro, l’uno si completa con l’altro.
Se “l’altro” si moltiplica, si passa così ai grandi numeri del genere umano, e nei grandi numeri c’è anche il singolo che non rimane da solo.
A volte, sembra che limitati rapporti umani siano sufficienti a soddisfare le proprie esigenze: non è così.
L’insegnamento ci proviene fin dall’antichità: Aristotele nella sua “Politica” definì l'uomo un “animale sociale” in quanto tende ad aggregarsi con altri individui e a costituirsi in società.
E qualche secolo più tardi, Cicerone nel “De Amicitia” scriveva che - nella Roma repubblicana - l’amicizia era una “necessità sociale”.
Ma la socialità è un istinto primario o è il risultato di altre esigenze?
Una platea sempre più vasta porta a maggiori conoscenze e sviluppa una più completa crescita dell’individuo.
Ne consegue che maggiori rapporti possono ridurre i conflitti e offrire tanti vantaggi.
Quindi, è indispensabile considerare l’esistenza e l’importanza degli altri, e sviluppare sempre maggiori rapporti.
La comunicazione diretta penetra di più nel nostro essere e ne lascia una traccia più profonda.
Riconquistiamo quel rapporto umano che tanto ha influito sul nostro progresso, o sviluppo, come dir si voglia.
Anche le recenti toccanti parole di Papa Francesco invitano in tal senso:
“… nessuno si salva da solo … non siamo autosufficienti, da soli affondiamo. …”
Non si vive “solo da solo”, la vita ha valore se incontri le altre tessere di quel grande mosaico che si chiama Umanità!