Con la sua eccezionale, sempre puntuale critica, recentemente il filosofo ALDO MASULLO ha sottolineato nella sua Intervista quanto “siamo tutti storditi e soli” dinanzi ad una crisi del mondo in cui viviamo in questi giorni, in questi mesi.
Il COVID-19 ci tiene reclusi in casa per evitare l’ulteriore diffusione del virus, e ci costringe a una calma forzata, nonché a un momento di riflessione profonda sulla direzione che aveva preso la specie umana negli ultimi decenni, prima che si fermasse tutto.
Prima di frequentare il Liceo Tasso, come molti di voi, sono stata allieva della Scuola Media Tasso, negli ormai lontani anni 90 del secolo scorso. Al contrario delle generazioni che hanno frequentato la scuola media nello stesso edificio del liceo, in piazza S. Francesco, io mi recavo nell'attuale edificio della scuola, in via Iannicelli, rione Carmine, attraversando spesso una via adiacente il cui nome non passava per nulla inosservato ad un'adolescente come me che già allora aveva la testa tra le stelle: Via Paolo Vocca, Astronomo.
Forse qualcuno di noi non lo avrebbe mai immaginato o almeno avrebbe preferito non accadesse mai, eppure un periodo come quello che stiamo vivendo, ci porta a pensare che il nostro amatissimo-odiatissimo telefono è l’unica finestra che ci permette di rimanere in CONTATTO, almeno virtuale, con le persone care e il mondo che ci circonda e che senza di esso saremo persi.
Nella storia d’Italia, quando si parla di inventori, si pensa a Galilei,Volta, Marconi ecc., però ve ne sono altri che chiamerò “Carneadi illustri”, uomini che hanno onorato il nostro Paese senza essere noti alla maggior parte degli Italiani, persone che hanno creato, migliorato o sviluppato grandi idee senza avere il supporto delle Industrie o delle Istituzioni Statali che ne finanziassero gli studi e che hanno contato solo sulla fede delle idee per dare luce alle ricerca.